Organizzare un viaggio fai-da-te in Thailandia non è difficile, ma farlo bene è tutta un’altra storia. È uno di quei Paesi che ti entrano sotto pelle, dove i contrasti sono la regola: templi dorati e grattacieli di vetro, monaci scalzi e tuk-tuk sfreccianti, mercati galleggianti e spiagge da sogno. È il Paese del sorriso, ma anche dell’imprevisto — e per questo ogni volta che ci torni, scopri un pezzo diverso di te.
È sicuramente uno dei paesi più facili in cui viaggiare, specialmente se siete alla prime armi e se è la vostra prima volta in Asia, io ci sono stata 4 volte in ogni contesto della mia vita, da sola, con i genitori, in coppia e con famiglia e bambino piccolo, quindi non vi preoccupate se avete scelto d’andarci è il posto giusto. Come sempre in quest’articolo cercherò di darvi tutte le informazioni che mi vengono i mente, ci sono anche tantissimi articoli specifici di alcuni luoghi sul sito, se avete ancora altre domande potete contattarmi via Instagram, se invece volete una mia consulenza come travel designer possiamo fare anche quello.
Qual è il periodo migliore per andare in Thailandia?
La Thailandia è calda tutto l’anno, ma non sempre allo stesso modo, c’è un clima tropicale, molto diverso da quello che siamo abituati a vedere in Europa, lì non c’è l’inverno, ma ci sono le piogge monsoniche.
Il periodo migliore in assoluto è da novembre a febbraio, quando le giornate sono asciutte e le temperature miti (tra i 25° e i 30°). È l’alta stagione, anche se i numeri davvero importanti di turismo ci sono intorno alle festività natalizie, se partite dopo anche se troverete turisti di tutto il mondo non sarà mai veramente caotico.
Da marzo a maggio il caldo inizia a farsi più intenso, ma è anche un momento più tranquillo per visitare il Paese. Ad aprile si celebra Songkran, il Capodanno thailandese: tre giorni di battaglie d’acqua nelle strade, musica e sorrisi. Se non temi di finire fradicio — è un’esperienza unica.
Tra maggio e ottobre arriva la stagione delle piogge: i monsoni portano acquazzoni improvvisi ma brevi, e i prezzi scendono parecchio. Le risaie diventano di un verde accecante, e il Paese si svuota dai grandi flussi turistici. È inutile negare che anche se è il periodo meno adatto, molti italiani lo scelgono ugualmente visto che l’estate per molti rappresenta l’unico mese in cui è possibile avere almeno due settimane di ferie consecutive, quindi anche se è bassa stagione comprate con anticipo il volo intercontinentale.
Un piccolo trucco per la scelta di dove andare al mare in Thailandia: se viaggi in estate, punta sul Golfo di Thailandia (Koh Samui, Koh Phangan, Koh Tao), dove piove poco; se vai tra novembre e aprile, preferisci le isole del Mare delle Andamane (Krabi, Koh Lanta, Phuket).
Quanto costa viaggiare in Thailandia?
La Thailandia è perfetta per ogni budget: puoi vivere da backpacker o concederti piccoli lussi. Il costo più impattante è certamente il volo intercontinentale anche se visto la lunghezza del volo è forse una delle mete a lungo raggio più economiche. Il mio consiglio è comprare il volo il prima possibile, anche sei mesi prima, navigando da remoto e con una VPN se la usate, ma pur avendo queste accortezze la mia esperienza dice che è meglio cercare e comprare nello stesso giorno, altrimenti aumenta davvero un sacco.
Quanto costa dormire in Thailandia?
Ci sono alloggi per ogni tasca, ostelli molto carini, ostelli brutti, alberghi super esclusivi o convenenti. Io solitamente prenoto molto tempo prima con la possibilità di cancellare e poi sotto data controllo ancora, perché a volte si liberano delle camere last minute e avete dei buoni sconti. Il mio consiglio è di vedere sempre bene la localizzazione degli hotel specialmente a Bangkok o nelle isole in modo da non avere sorprese, personalmente a Bangkok è il posto dove generalmente spendo di più perché mi piace un hotel bello e soprattutto con la piscina, dato il caldo infernale.
Quanto costa mangiare in Thailandia?
Per quanto riguarda il cibo, un pasto in un night market costa 2-3 €,ristoranti molto carini costano come una pizza da noi, ovviamente ci sono tantissimi locali super esclusivi che immagino siano cari, ma non è il mio genere quindi non posso darvi un parere. Considerate che nei night market, dove solitamente non c’è street food ma una sorta di ristorantini, è il posto dove si mangia meglio perché c’è un grosso smercio di cibo.
Quanto costa un massaggio in Thailandia?
Generalmente in Thailandia mi concedo quasi un massaggio al giorno (se sono con mio figlio meno), il costo in un centro massaggi locale, quindi semplice come struttura dove sei separato da una tenda di stoffa o se come me ami il massaggio ai piedi siete tutti in fila su delle poltrone, costa circa 6-8 €. I centri massaggi più lussuosi hanno altri prezzi ma non dipendono dal massaggio, bensì dal controno.
La spesa di un viaggio dipende prevalentemente dagli standard di ognuno di noi, in Thailandia con 40-50 € al giorno puoi viaggiare comodamente. Per i pagamenti, prediligi carte contactless e wallet digitali per evitare furti o smarrimenti.
Che documenti servono per viaggiare in Thailandia? Visto e patente internazionale
Per i cittadini italiani non serve il visto per soggiorni turistici fino a 30 giorni (60 se prorogato o in base alle politiche in vigore). Serve solo un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi e un biglietto di ritorno o di uscita dal Paese.
Controlla sempre eventuali aggiornamenti su “Viaggiare Sicuri” o sul sito dell’Ambasciata Reale Thailandese prima di partire.
👉 Patente internazionale: è obbligatoria per noleggiare un motorino o un’auto. In alcuni posti te lo noleggiano anche senza, ma rischi multe salate (e non sei coperto dall’assicurazione). Casco sempre allacciato, e guida con prudenza: il traffico thailandese non è esattamente zen.
Come gestire prelievi e cambio valuta
La valuta locale è il baht (THB).
Anche se può sembrare strano, la Thailandia è molto più avanti di noi per i pagamenti elettronici, tutti accettano la carta anche per cifre molto basse. Io sconsiglio vivamente di cambiare un po’ di contanti in aeroporto, perché i tassi sono pessimi e perché potrete raggiungere il vostro hotel o con Grab o con metro o transfer, tutti servizi pagabili digitalmente. Se vi è possibile non prelevate ai bancomat che trovate sparsi per le città ma recatevi proprio a una vera e propria banca, altrimenti pagherete 5€ per ogni prelievo indipendentemente dalla cifra richiesta. Molte banche danno un cambio valuta davvero svantaggioso, io da almeno 7 anni uso Revolut, se viaggiate molti mesi l’anno sono convenienti anche i profili a pagamento. Loro nella carta gratuita ti garantiscono prelievi in contatni senza commissioni fino a 200€ al mese e cambio valuta senza commissioni fino a 1000€ al mese, ma la cosa molto conveniente secondo me è comprare soldi in moneta locale direttamente, Revolut ti permette di avere una sorta di conto in un’altra valuta e in questo caso avrete sempre la valuta al cambio migliore.
La mancia non è obbligatoria, ma è un gesto sempre apprezzato, soprattutto nei ristoranti e nei massaggi.
Come avere sempre internet in Thailandia: eSIM o SIM locale?
Il roaming europeo non vale in Thailandia, quindi ti serve una connessione locale.
Appena atterri, troverai chioschi di operatori come AIS o DTAC in aeroporto che ti offrono diversi tipi di pacchetti sia illimitati che limitati sulla base dei gliorni che resti, solitamente c’è parecchia fila e hanno bisogno del tuo passaporto per farti la scheda.
Se preferisci non togliere la tua SIM italiana (per ricevere SMS bancari, OTP, ecc.), ed evitare di perdere tempo in coda dopo un volo intercontinentale opta per una eSIM internazionale come Holafly, che ti permette di attivare la connessione già prima di partire, al mio link avrai lo sconto del 5%, la compri prima di partire e l’attivi quando sei atterrato.
È comodissima per viaggiare più comodamente e con più sicurezza, ad esempio, se vuoi restare sempre connesso per mappe, Grab e traduttori.
Come muoversi in città: Grab, Bolt e BTS
A Bangkok ti sposterai principalmente con la rete BTS Skytrain e la metropolitana MRT: entrambe sono moderne, pulite e puntuali (oltre ad avere aria condizionata, fondamentale!).
Per le distanze più brevi, l’app Grab è la più comoda: inserisci la destinazione, paghi con carta o contanti e il prezzo è fisso, io la trovo super comoda anche per i trasferimenti verso l’aeroporto, si può anche prenotare il giorno prima.
Bolt costa un po’ meno, ma può capitare che qualche corsa venga cancellata.
Evita i tuk-tuk a prezzo stracciato: spesso ti portano in negozi “amici” o ti fanno perdere tempo.
I taxi ufficiali sono affidabili, ma solo se accendono il tassametro — altrimenti saluta e passa al prossimo.
E ricordati: casco sempre sui moto-taxi, e rispetto delle regole basilari di educazione thailandese — lascia il posto a monaci e anziani e mantieni sempre toni pacati.
Come spostarsi tra città e isole in Thailandia
Il modo più semplice e sicuro per pianificare spostamenti interni è il sito 12Go Asia. Ti permette di confrontare treni, bus, voli e traghetti, e prenotare tutto online in anticipo.
I treni notturni sono un’esperienza da provare: cuccette pulite, aria condizionata, lenzuola pulite e una sensazione di viaggio lento, autentico.
I bus VIP sono comodi e molto economici (copriti, l’aria condizionata è glaciale).
Per raggiungere le isole, spesso si acquistano biglietti combinati bus + traghetto, comodissimi perché ti portano direttamente al molo.
Sulle distanze lunghe conviene volare con compagnie low-cost come Thai VietJet, AirAsia o Nok Air: prezzi bassi e risparmio di tempo assicurato. Ad ogni modo se ti stai chiedendo se questo sito è affidabile e sicuro perché ti sembra strano o perché non l’hai mai sentito nominare prima, sì, è molto sicuro e super popolare in tutta l’Asia.
Quali sono le truffe comuni che puoi trovare in Thailandia
La Thailandia è un paese sicuro, ma i furbi non mancano. Ci sono molti “schemi” che si ripropongono, magari diversi da quelli che esistono in Italia, per questo ho preferito elencarli qui sotto, così sei preparato, ad ogni modo al massimo ti sganciano dei soldi in più, in nessuno di questi casi corri reali pericoli.
Ecco qualche “classico”:
“Il Palazzo Reale oggi è chiuso”: falso, ti vogliono portare in un negozio turistico. Vai sempre agli ingressi ufficiali.
Tuk-tuk tour a pochi baht: ti fanno perdere ore tra sarti e gemme. Evita.
Taxi senza tassametro: scendi senza discussioni.
Jet ski e motorini: scatta sempre una foto prima di usarli.
Mai lasciare il passaporto come cauzione.
Usa il buon senso, sorridi ma resta ferma sulle tue scelte — in Thailandia la gentilezza è un’arma migliore di qualsiasi discussione.
Qual è l’assicurazione di viaggio migliore per la Thailandia?
Qui da noi si fa l’errore di associare un paese “esotico” come la Thailandia a un sistema sanitario scadente, per fortuna non è così, le loro strutture sono ottime, pensate che ci sono persone da tutto il mondo che vanno in Thailandia per alcuni interventi o cure perché in proporzione costa meno, ma ovviamente il sistema sanitario eccellente è privato e quindi anche molto caro. Il nostro SSN non copre nulla, quindi se vi fate male o vi sentite semplicemente male con un’intossicazione alimentare dovrete sganciare migliaia di euro di tasca vostra.
Non partire mai senza assicurazione medica di viaggio! E il mio ulteriore consiglio è di fare sempre la polizza anche di Annullamento, che è qualcosa che si aggiunge alla polizza standard, perché altrimenti vi può capitare come è successo a me l’anno scorso, che vi ammalate, dovete posticipare la partenza e senza polizza il biglietto lo dovrete rifare di tasca vostra. Io uso da anni Heymondo e mi trovo molto bene, collegandovi al mio link avrete il10% di sconto.
Porta con te un piccolo kit di pronto soccorso: antipiretico, antidiarroico, cerotti e sali reidratanti (utili con il caldo intenso e in caso di dissenteria).
L’acqua del rubinetto non è potabile, ma il ghiaccio dei locali è sicuro.
Usa repellente per zanzare con DEET alto e non dimenticare la protezione solare: quelle locali spesso sbiancano la pelle!
La Thailandia è un paese sicuro per viaggiare da soli anche per una donna?
Sì assolutamente, è un paese in cui è molto facile viaggiare e anche sicuro, anche muoversi di notte con i bus è assolutamente sicuro. Per me è la destinazione perfetta con la quale imparare a viaggiare fuori dall’Europa.
La Thailandia è un paese adatto per un viaggio con i bambini piccoli?
Io ci sono stata con mio figlio di due anni e mezzo, credo che più se sia o meno adatta ai bambini piccoli bisogna interrogarsi se sia o meno adatta ai genitori di bimbi piccoli. Se i vostri figli sono abituati all’esplorazione, se mangiano tutto, se sono curiosi, sì è un paese adatto. Se voi avete paura di ogni cosa che non possiate controllare, da un ragno in stanza a una zuppa al mercato notturno, allora è meglio che restate in Europa. Non cercate parametri occidentali in un paese orientale, siamo noi che viaggiamo a doverci adeguare alla loro cultura, non loro a noi. Mio figlio ha adorato la cucina thailandese, in ogni ristorante c’era sempre qualcosa adatto a lui, anche solo riso e gamberetti o verdure saltate, si mangia moltissimo pesce cucinato in modo davvero delicato, è perfetto per i bambini. Gli ospedali privati sono davvero ovunque, nella parte continentale ne troverete ovunque sulle isole, potete anche informarvi prima e scegliere sulla base di quello. Nel mio caso, non mi sono basata su questi parametri.
Quello che vi posso consigliare è di non fare trasporti troppo lunghi, perché i bambini si annoiano quindi o prendete aerei interni o spezzate le tappe.
Informazioni sulla cultura che dovresti sapere prima d’andare in Thailandia:
Nei templi copri sempre le spalle e le ginocchia, togli le scarpe, se non ti piace l’idea di camminare scalzo, portati dei calzini in borsa; non puntare mai i piedi verso statue o monaci. In Thailandia il rispetto si mostra nei gesti più semplici.
In Thailandia il sorriso è una forma di linguaggio. Salutare facendo il “wai” (mani giunte e cenno del capo) ti avvicina molto a loro, viene davvero tanto apprezzato.
Evita di toccare la testa di qualcuno (è considerato offensivo), parla a voce bassa nei templi e ricordati che la monarchia è un argomento molto serio: mai battute o critiche.
Viaggiare rispettando la cultura locale non è solo educazione — è il modo migliore per farti amare.
4 Itinerari di viaggio in Thailandia adatti per l’Estate e per l’Inverno
Ho creato per voi 4 diverse opzioni di viaggio in Thailandia che si modificano su due variabili, il tempo e la stagione. Molti vanno in Thailandia solo per il mare, credo sia un enorme errore perché è un paese bellissimo, con una cultura molto diversa dalla nostra e pertanto unica. Capisco che il tempo che dedica dipende quasi sempre dai piani ferie, ma il mio consiglio, visto che è un paese molto lontano, magari mettete da parte qualche giorno un anno per usarlo l’anno dopo e restare di più, farà tutta la differenza.
La mia idea è creare un itinerario breve della parte continentale della Thailandia, uno lungo e due opzioni di mare, una più indicata per l’inverno e una per l’estate. Inserirò poche informazioni sulle singole tappe perché generalmente scrivo articoli dedicati che infatti troverete linkati in quest’articolo.
Itinerario di 8 giorni nel nord della Thailandia
Bangkok (2-3 giorni)
Bangkok è una città che non si visita: si vive, si respira, ti travolge. È un miscuglio perfetto di sacro e caos, con templi dorati che brillano al tramonto, mercati galleggianti, cibo di strada leggendario e grattacieli che sembrano toccare il cielo.
Non perderti il Wat Pho con il Buddha disteso, il Wat Arun al tramonto e il Grand Palace, che è pura meraviglia. Se vuoi capire davvero la città, salta su una barca e naviga tra i canali del vecchio quartiere di Thonburi, dove la vita scorre ancora lenta.
Bangkok merita almeno due o tre giorni pieni per entrare nel suo ritmo, magari lasciandoti spazio anche per un cocktail panoramico su uno dei suoi famosi rooftop o per un massaggio thai dopo una giornata di esplorazione.
A solo un’ora e mezza da Bangkok, Ayutthaya è la perfetta gita in giornata per chi vuole tuffarsi nella storia antica della Thailandia.
Un tempo capitale del Regno del Siam, oggi è un parco archeologico a cielo aperto dove templi in mattoni rossi e Buddha in pietra spuntano tra la vegetazione.
Il luogo simbolo è il Wat Mahathat, dove la testa di una statua del Buddha è abbracciata dalle radici di un albero — un’immagine iconica del Paese.
Noleggia una bicicletta o un tuk-tuk per muoverti tra i siti principali e goditi la luce del tramonto sul Wat Chaiwatthanaram, che si specchia sul fiume. È un’esperienza che ti riporta indietro nel tempo.
Chiang Mai (3 giorni)
Puoi raggiungere Chiang Mai da Bangkok con un comodo volo, ce ne sono tantissimi e piuttosto economici o con un treno o bus notturno-
Chiang Mai è la capitale culturale della Thailandia, un luogo dove antichi templi, caffetterie hipster e mercati notturni convivono in perfetta armonia.
Dedica una giornata a esplorare il centro storico racchiuso dalle mura, con i templi di Wat Phra Singh e Wat Chedi Luang, e un’altra per salire al Doi Suthep, il santuario dorato che domina la città.
Chi ama la natura può dedicare un giorno alle cascate e foreste del Parco Nazionale Doi Inthanon, la vetta più alta del Paese, oppure partecipare a un’esperienza etica con gli elefanti in un santuario che non pratica cavalcate, l’unico che vi consiglio io raggiungibile in giornata è il Chiang Chill.
La sera, tra i night market e il profumo di curry, capirai perché molti viaggiatori decidono di restare qui più a lungo del previsto. La domenica c’è il night market che trasforma tutto il centro storico nel più grande bazar a cielo aperto del nord della Thailandia.
Chiang Rai (2 giorni)
Più tranquilla e autentica rispetto a Chiang Mai, Chiang Rai è il luogo perfetto per concludere il viaggio.
Il simbolo della città è il Wat Rong Khun, il famoso Tempio Bianco: una costruzione moderna e surreale, tutta ricoperta di specchi e dettagli che sembrano usciti da un sogno.
Ma non c’è solo quello: visita anche il Blue Temple (Wat Rong Suea Ten), dalle tonalità azzurre ipnotiche, e la Casa Nera (Baan Dam), una galleria d’arte gotica e affascinante.
Nei dintorni, puoi esplorare le piantagioni di tè del Doi Mae Salong o spingerti fino al Triangolo d’Oro, dove Thailandia, Laos e Myanmar si incontrano lungo il Mekong.
Chiang Rai ha un ritmo lento, perfetto per chi vuole chiudere il viaggio con un respiro profondo, tra paesaggi verdi e templi fuori dal tempo.
Itinerario di 15 giorni nel nord della Thailandia
Ovviamente alcune tappe sono le stesse, mi soffermerò solo su quelle che aggiungo
Si parte da Bangkok, almeno 3 notti, una notte ad Ayutthaya, si prosegue per un paio di notti a Sukhothai.
Sukhothai
Sukhothai è un luogo che vale assolutamente la deviazione: fu la prima capitale del Regno del Siam, e camminare tra le sue rovine significa attraversare otto secoli di storia.
Il Parco Storico di Sukhothai è oggi Patrimonio UNESCO, e si visita facilmente in bicicletta. I templi principali — come il Wat Mahathat, con i Buddha giganti circondati da colonne, o il Wat Si Chum, con il grande volto sereno incastonato tra le mura — sono tra le immagini più iconiche della Thailandia.
L’atmosfera è tranquilla, quasi mistica: all’alba, quando i monaci camminano per le offerte e il sole colora di rosa le rovine, sembra di tornare indietro nel tempo.
Lampang
Da Sukhothai puoi proseguire in bus verso Lampang, una delle città più sottovalutate del nord.
È un luogo che conserva ancora l’atmosfera delle vecchie città thailandesi, con pochi turisti e tanta autenticità. Famosa per le sue carrozze trainate da cavalli, che ancora si vedono girare nel centro, Lampang è anche conosciuta per la produzione di ceramiche bianche e blu, che troverai in ogni mercato.
Ma il vero motivo per cui merita una tappa è il Wat Chalermprakiat, un tempio arroccato in cima alle montagne, con piccole pagode bianche incastonate tra le rocce. Si sale con un pick-up e poi a piedi: la vista da lassù, tra nebbie e vallate verdi, è semplicemente mozzafiato. Vale la fatica, ed è uno di quei posti dove capisci perché viaggiare in autonomia è la scelta giusta.
Proseguiamo verso Chiang Mai e Chiang Rai, come indicato prima, ma secondo me se avete qualche giorno in più vale la pena vedere Pai e fare, magari in scooter, il Doi Mae Salong Loop, una delle strade panoramiche più suggestive del nord.
Attraversa piantagioni di tè, villaggi delle minoranze etniche e colline che sembrano disegnate a mano.
Il villaggio di Mae Salong, fondato da cinesi del Kuomintang, è famoso per il tè oolong e per la vista infinita sulle montagne.
Nan
Prosegui verso Nan, una delle province più affascinanti e meno turistiche del nord-est thailandese, ti dico solo che qui nessuno parla inglese, quando ci sono stata ho visto in 3 giorni una sola coppia occidentale.
La città di Nan è piccola, tranquilla e immersa nella natura, ma custodisce un’anima antichissima.
Il Wat Phumin è il suo gioiello: un tempio del XVII secolo famoso per gli affreschi che raccontano scene di vita quotidiana, tra cui il celebre dipinto dell’uomo che sussurra all’orecchio della donna — simbolo di romanticismo e intimità thailandese.
Nei dintorni puoi esplorare il Parco Nazionale Doi Phu Kha, tra montagne, grotte e foreste di alberi altissimi, oppure il Nan Riverside Art Gallery, un centro d’arte immerso nella natura. Nan è un luogo che conquista con la semplicità: qui la vita scorre piano, la gente ti saluta per strada e la sera si sente solo il canto dei grilli.
Un perfetto punto finale per chi cerca la Thailandia più autentica, lontana dal turismo di massa.
Itinerario mare in Thailandia dove andare durante la nostra estate
Quando in Europa si vive la stagione più calda, in buona parte della Thailandia — soprattutto nel Mare delle Andamane — piove spesso e in modo imprevedibile.
Ma c’è una splendida eccezione: le isole del Golfo di Thailandia, sul lato opposto del Paese, dove tra giugno e settembre il clima è molto più asciutto e il mare spesso è di un blu perfetto.
Ho cercato di darti informazioni e consigli su alcune di loro, poi la scelta dipende da cosa cerchi per la tua vacanza.
Koh Samui: l’isola che ha tutto
Koh Samui è la regina del Golfo: grande, vivace, accessibile.
Ha tutto quello che puoi desiderare da un’isola tropicale — spiagge da cartolina, foreste di palme, cascate, mercati notturni e hotel per ogni tipo di viaggiatore, dal backpacker al luxury lover.
La zona di Chaweng Beach è la più animata, piena di bar e ristoranti, mentre Lamai Beach offre un’atmosfera un po’ più rilassata ma comunque servita.
Se invece cerchi tranquillità, spostati verso il sud o l’ovest: Lipa Noi e Taling Ngam sono perfette per godersi il mare al tramonto, quasi in silenzio.
Non perdere una visita al Big Buddha (Wat Phra Yai), una statua dorata alta 12 metri che domina il mare, e magari una giornata alla Na Muang Waterfall, immersa nella giungla.
Koh Samui è anche la base perfetta per esplorare le isole vicine, come Ang Thong Marine Park, un arcipelago di 42 isolette verdissime e lagune color smeraldo.
Lagoon Bay
Koh Phangan:tra festa e spiritualità
Appena mezz’ora di traghetto separa Koh Samui da Koh Phangan, ma sembra un altro mondo.
Questa isola è famosa in tutto il pianeta per il suo leggendario Full Moon Party, la festa sulla spiaggia che si tiene a ogni luna piena ad Haad Rin Beach: musica fino all’alba, gente da ogni angolo del mondo e un’energia che va vissuta almeno una volta nella vita.
Ma Koh Phangan non è solo festa: la sua anima più profonda è spirituale, lenta e rigenerante.
Sul lato ovest e nord dell’isola, tra Sri Thanu e Haad Yuan, troverai decine di centri yoga, ritiri di meditazione Vipassana, ecstatic dance, pratiche olistiche e ristoranti vegetariani immersi nella natura.
Molti viaggiatori arrivano per una settimana e restano mesi: Koh Phangan ha quel potere di farti rallentare e guardarti dentro.
Un consiglio? Raggiungi Bottle Beach o Haad Yuan a piedi o in barca: sono angoli di paradiso ancora quasi selvaggi.
Koh Tao: il paradiso dei sub
Piccola, giovane e allegra: Koh Tao è la terza gemma del Golfo, ed è considerata una delle migliori destinazioni al mondo per imparare a fare immersioni.
Qui potrai prendere il brevetto PADI a prezzi tra i più bassi del pianeta, con acque calde e limpide, barriere coralline e una fauna marina che include squali, tartarughe e banchi di pesci coloratissimi.
Anche se non ti immergi, Koh Tao è perfetta per chi cerca un’isola semplice e genuina.
Sairee Beach è il cuore dell’isola, piena di locali e piccoli resort, mentre per chi ama la tranquillità ci sono baie più intime come Shark Bay o Ao Leuk, perfette per lo snorkeling.
Non perderti il trekking fino al John Suwan Viewpoint, da cui si domina tutta l’isola con vista sulle acque turchesi — uno dei panorami più belli del Golfo di Thailandia.
Sea Snake
Koh Samet: piccola, chic e vicina a Bangkok
Se hai poco tempo ma vuoi comunque un assaggio di mare thailandese, Koh Samet è l’isola giusta. Si trova a sole 3 ore da Bangkok, ed è perfetta anche per una fuga di pochi giorni. È una delle isole più piccole, ma il mare qui è di un azzurro intenso, la sabbia fine come borotalco e ci sono hotel eleganti incastonati tra le palme.
La zona di Ao Prao è la più tranquilla e romantica, ideale per coppie, mentre Sai Kaew Beach è più animata, con locali sulla spiaggia e piccoli ristoranti di pesce.
È un’isola “comoda”, dove tutto è a portata di mano, ma conserva ancora un’atmosfera autentica.
Essendo un parco nazionale, l’ingresso all’isola è regolato e pulizia e natura sono molto curate.
Koh Kood: il segreto meglio custodito del Golfo
Se sogni un luogo ancora poco turistico, Koh Kood (o Koh Kut) è un paradiso nascosto.
Si trova vicino al confine con la Cambogia, e per molti è una delle isole più belle e selvagge della Thailandia. Qui non ci sono grandi resort né vita notturna: solo palme, spiagge bianche e acque trasparenti che sembrano finte.
Le spiagge più belle sono Ao Tapao, Klong Chao e Ao Phrao, tutte perfette per chi cerca tranquillità e un contatto autentico con la natura. Puoi esplorare la giungla, fare kayak nei fiumi che scorrono lenti verso il mare o tuffarti nelle Klong Chao Waterfalls, una cascata nascosta nel verde.
È un’isola per chi vuole spegnere il telefono e rallentare, davvero.
Koh Chang – la sorella maggiore e più avventurosa
Koh Chang è la più grande delle isole orientali e una delle più complete: ha spiagge, foreste tropicali, cascate e villaggi di pescatori, tutto in un’unica isola. Pur essendo più sviluppata di Koh Kood, resta ancora lontana dal turismo di massa del sud.
La parte ovest, da White Sand Beach a Lonely Beach, offre il mix perfetto tra comodità e atmosfera rilassata.
Puoi fare trekking nella giungla, visitare le Klong Plu Waterfalls, esplorare il villaggio di Bang Bao con le sue case su palafitte o fare un’escursione in barca alle isolette minori. È perfetta per chi vuole un’isola “completa”, con un pizzico di avventura ma senza rinunciare ai comfort.
Come arrivare e muoversi tra le isole del Golfo della Thailandia
Tutte queste isole si raggiungono facilmente da Bangkok:
Koh Samui, Koh Phangan e Koh Tao con voli diretti su Samui (Bangkok Airways) o bus+traghetto da Surat Thani o Chumphon.
Koh Samet, Koh Kood e Koh Chang via terra fino a Ban Phe o Trat, poi con traghetti giornalieri. I collegamenti tra le isole del Golfo sono frequenti, e si possono prenotare in anticipo su 12Go Asia o direttamente nei porticcioli.
Itinerario mare in Thailandia dove andare durante il nostro inverno
Durante il nostro inverno, la parte migliore del Paese per godersi il mare e il sole senza piogge è senza dubbio quella che affaccia sul Mare delle Andamane, la costa ovest.
È il tratto che va da Phuket fino alla provincia di Trang, un susseguirsi di isole da cartolina, baie di sabbia bianca e acque color smeraldo.
La maggior parte dei voli nazionali atterra a Phuket o Krabi, ma — te lo dico per esperienza — se puoi, atterra direttamente a Krabi. È più tranquilla, più autentica e meno invasa da resort e traffico. Phuket un tempo era meravigliosa, oggi purtroppo è un simbolo di turismo di massa: spiagge sovraffollate, locali ovunque, poco spazio per l’autenticità, se proprio ci stai un giorno visita Phuket Town che è stranamente coloniale. Anche in questo caso darò delle informazioni generali sulle isole in cui sono andata, poi tocca a voi scegliere quali siano le più adatte per il vostro viaggio.
Krabi, Railay e Tonsai – dove il mare incontra le rocce
Krabi è una delle province più suggestive del sud della Thailandia. È famosa per le sue scogliere calcaree a picco sul mare, che sembrano scolpite dagli dei, e per le sue spiagge raggiungibili solo in barca.
Anche senza prendere un traghetto, puoi visitare luoghi straordinari comeRailay Beach e Tonsai Bay: due spiagge gemelle, accessibili solo via mare, ma perfettamente collegate con long tail boat da Ao Nang.
Railay è perfetta per chi cerca un mix tra relax e natura spettacolare: sabbia bianchissima, acque trasparenti e piccoli bar sulla spiaggia per godersi il tramonto. Tonsai, invece, è un piccolo paradiso per arrampicatori e viaggiatori zaino in spalla: qui la comunità è giovane, sportiva e un po’ freak, con una bella energia.
Entrambe sono ottime basi per escursioni alle Phi Phi Islands, alle 4 Islands di Krabi o a Hong Island, tra le più fotogeniche di tutto il sud.
Una volta, Koh Phi Phiera la perla delle Andamane. Dopo il film The Beach, però, il turismo l’ha travolta, e oggi è difficile riconoscere quel paradiso che fece innamorare il mondo.
È ancora bellissima dal punto di vista naturale, con la sua baia a doppia mezzaluna e le acque color smeraldo, ma ormai sovraffollata e invasa da tour giornalieri, soprattutto da Phuket.
Se vuoi visitarla comunque, dormi in una struttura con spiaggia privata, lontano dal caos e preparati a dire “non ci credo tutta questa gente” ogni 10 minuti! Nonostante il fascino, l’esperienza rischia di deludere: la natura è magnifica, ma coperta dal rumore del turismo di massa.
A volte la scelta più coraggiosa è non andarci — e cercare invece la Thailandia autentica altrove, dove la magia non è ancora scomparsa.
Koh Lanta – la nuova frontiera dei nomadi digitali
Se cerchi mare, libertà e una buona connessione Wi-Fi, Koh Lantaè l’isola perfetta.
Negli ultimi anni è diventata una delle mete preferite dei nomadi digitali, grazie alla sua ottima infrastruttura (ospedale, coworking, Internet veloce), ai suoi spazi ampi e alla tranquillità che la distingue dalle sorelle più turistiche.
Koh Lanta è grande, con una lunghissima spiaggia ovest dove ogni sera il tramonto colora il mare di arancione. Puoi passare le giornate tra snorkeling, immersioni, yoga al tramonto e ristorantini sulla spiaggia, oppure partire per escursioni alle isole vicine.
L’atmosfera è rilassata, accogliente, internazionale, ma non invadente: una di quelle isole dove ti immagini di restare “solo per qualche giorno” e poi finisci per fermarti settimane.
Più a sud, quasi al confine con la Malesia, c’è Koh Lipe, un’isola piccola ma incantevole, circondata da un mare turchese che sembra verniciato.
Le sue spiagge principali — Sunrise Beach, Pattaya Beach e Sunset Beach — sono a pochi passi l’una dall’altra, e basta una passeggiata per girare tutta l’isola.
Koh Lipe ha un’anima giovane e dinamica: ci sono tanti localini, diving center e beach bar, ma niente caos o turismo sguaiato. È perfetta se vuoi un posto sociale ma non eccessivo, dove fare immersioni (magnifiche!) e al tempo stesso rilassarti con un cocktail guardando il tramonto.
Le acque intorno a Lipe fanno parte del Parco Marino di Tarutao, una delle aree protette più belle del sud-est asiatico, e qui potrai nuotare tra coralli e pesci tropicali senza dover scendere troppo in profondità.
Koh Bulon – la piccola isola francese
Piccola, silenziosa e con un fascino un po’ bohémien, Koh Bulon Lae è una di quelle isole che pochi conoscono ma che restano nel cuore.
Un tempo frequentata soprattutto da viaggiatori francesi (e infatti molti dei primi bungalow erano gestiti da loro), oggi è rimasta un’isola autentica e tranquilla, perfetta per chi cerca mare limpido e ritmi lenti.
Ha due lati molto diversi: uno con una spiaggia bianchissima e facilmente accessibile, e l’altro più roccioso, ideale per esplorare calette segrete e fare snorkeling.
Non ci sono bancomat, catene alberghiere né strade asfaltate, ma è proprio questo il suo fascino: Koh Bulon è una piccola bolla fuori dal tempo.
Koh Mook e Koh Kradan – il mare come non lo vedi più altrove
Più a sud ancora, nella provincia di Trang, ci sono due isole tra le più belle e incontaminate della Thailandia: Koh Mook e Koh Kradan.
Sono piccole, tranquille, senza vita notturna, perfette se vuoi solo mare, sole e silenzio.
A Koh Mook non puoi perdere la Thung Morakot Cave (o Emerald Cave): una grotta che si attraversa a nuoto o in kayak, e che si apre su una laguna nascosta di sabbia bianca e acqua color smeraldo — uno spettacolo che sembra uscito da un sogno.
Koh Kradan, invece, è una striscia sottile di sabbia bianchissima, circondata da un mare trasparente che sembra vetro.
È il luogo ideale per chi cerca un angolo di paradiso senza turisti, dove le giornate scorrono lente tra un bagno e un tramonto.
Se ami il diving, non puoi perderti leSimilan Islands, un arcipelago protetto al largo di Khao Lak.
Sono considerate tra i 10 migliori spot di immersione del mondo, con visibilità eccezionale e una biodiversità straordinaria: mante, squali leopardo, barracuda e coralli coloratissimi.
Le gite in giornata da Phuket o Khao Lak permettono di vedere solo una minima parte dell’arcipelago e spesso le zone più affollate. Con un liveaboard, invece, raggiungerai i punti più remoti e silenziosi, dove il mare è puro blu profondo.
Come muoversi tra le isole del mar delle Andamane in Thailandia
Le isole del Mare delle Andamane sono ben collegate tra loro con traghetti e speedboat.
Puoi prenotare facilmente tutti i biglietti sul sito 12Go Asia, che combina trasporti misti (bus + traghetto). Mi raccomando, se vai in isole che sono a sud di Koh Lanta, ti conviene partire da Trang invece che da Krabi.
Spero che questa guida ti sia stata utile, ovviamente ci sono ancora moltissimi posti della Thailandia che non conosco e che spero di aggiungere quanto prima ai miei racconti.