
In un mondo in cui il viaggio viene spesso ridotto a tappe instagrammabili e itinerari mordi e fuggi, ci sono ancora persone che scelgono di viaggiare per vivere, trasformarsi e trasformare. Annacaterina Scarpetta, ospite dell’episodio 52 di Travel Therapy, è una di queste. In questa intensa e ispirante chiacchierata con Francesca Di Pietro, ci racconta cosa significa davvero mollare tutto e costruirsi una vita nomade, tra zaini, volontariato e ricerca di autenticità.
A 29 anni, Annacaterina ha lasciato un lavoro stabile per iniziare a viaggiare con uno zaino e tanta determinazione. Da allora non si è più fermata. Dopo aver attraversato l’America Latina per due anni – dalla Patagonia al Messico – in autostop, tenda e couchsurfing, oggi è in Asia, dove alterna esperienze di volontariato profondo alla produzione di contenuti per la RAI e alla scrittura.
Durante l’episodio, la voce di Annacaterina vibra di entusiasmo mentre racconta la sua esperienza in un santuario etico di elefanti in Thailandia, uno dei pochissimi centri in cui gli animali non vengono sfruttati né esibiti. Ma non è l’unica realtà che ha vissuto: ha collaborato con comunità indigene nel Borneo, ha trascorso settimane negli slam di Bangkok a fianco di famiglie in condizioni difficili e ha scelto volontariamente di passare mesi senza comfort, per immergersi completamente nelle realtà locali.
Non solo viaggiatrice, ma anche artigiana e scrittrice, Annacaterina intreccia bracciali in macramè con pietre raccolte nei suoi viaggi – ogni pezzo racconta una storia, ogni filo lega due mondi. È anche tutor universitaria da remoto, un lavoro che le consente di finanziare le sue avventure mantenendo la libertà geografica. E non è finita: è la Globe Trotter ufficiale di Rai Italia, per cui racconta in inglese le sue esperienze di viaggio a un pubblico internazionale.
Nel podcast si parla anche del potere trasformativo del viaggio, del valore dell’educazione al turismo etico, della disinformazione che ruota attorno agli animali nei santuari e dell’importanza di rimanere fedeli ai propri valori, anche quando è più facile cedere alla spettacolarizzazione.
Un passaggio particolarmente toccante riguarda il senso di patriottismo che cresce con la distanza: essere italiani all’estero, racconta Annacaterina, spesso significa ricevere affetto e ammirazione, ed è un’occasione per riscoprire il valore della nostra cultura. Allo stesso tempo, ogni esperienza in contesti difficili – come le baraccopoli o le comunità dimenticate – riporta l’attenzione sul significato più profondo del viaggiare: osservare, ascoltare, servire e imparare.
Questo episodio è una testimonianza preziosa per chi sogna una vita fuori dagli schemi, per chi cerca nuove strade professionali e personali, o semplicemente per chi vuole ispirarsi a storie vere di coraggio e coerenza.
🎧 Ascolta l’episodio completo su Spotify o sulla tua piattaforma preferita.
📚 Scopri anche il libro di Annacaterina “Si vede dagli occhi – Storia di tre anni da nomadi nel mondo”, un viaggio emozionale tra famiglie ospitanti, meraviglia e trasformazione.