
Dassai Inc.: il sake Giapponese d’eccellenza guarda alla conquista globale
Abbiamo raccolto in ESCLUSIVA (@ViaggiatoreGourmet) una dichiarazione di Kazuhiro Sakurai (CEO di Dassai) riguardo la partecipazione alla 50 Best a Torino (sono partner dal 2022).
Kazuhiro Sakurai (CEO di Dassai)
“As the official sake partner of the World’s 50 Best Restaurants, our aim is to create a space where cuisines from around the world can be enjoyed alongside sake, creating new experiences and moments of joy. Just as Japanese food and Italian wine create a new and exciting combination, we believe that sake will do the same when paired with cuisines from around the world — including Italian food, of course”
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“In qualità di partner ufficiale del sake per The World’s 50 Best Restaurants, il nostro obiettivo è quello di creare uno spazio in cui le cucine di tutto il mondo possano essere celebrate in armonia con il sake, dando vita a esperienze inedite e momenti di autentica gioia. Così come l’incontro tra la cucina giapponese e il vino italiano genera abbinamenti sorprendenti e coinvolgenti, siamo profondamente convinti che il sake possa offrire lo stesso potenziale, esaltando le peculiarità delle cucine internazionali — inclusa, naturalmente, quella italiana”
A partire dal 1° giugno 2025, la rinomata casa giapponese produttrice di sake Asahi Shuzo Co., Ltd. ha cambiato ufficialmente denominazione in Dassai Inc., rafforzando la propria identità come simbolo internazionale dell’artigianalità nipponica più raffinata.
Con sede a Iwakuni, nella prefettura di Yamaguchi, e guidata dal Presidente Kazuhiro Sakurai, l’azienda ha annunciato questa evoluzione strategica per sostenere un ambizioso piano di espansione a livello globale. Un cambiamento che riflette la volontà di posizionare Dassai non solo come sake d’élite, ma come marchio di riferimento nel mondo del lusso e dell’alta gastronomia.
Una crescita vertiginosa e obiettivi ambiziosi
Nel precedente esercizio fiscale, Dassai ha registrato un fatturato pari a 19,5 miliardi di yen (circa 125 milioni di dollari). L’obiettivo dichiarato per i prossimi anni è una crescita a tre cifre, fino a raggiungere i 100 miliardi di yen (oltre 630 milioni di dollari), di cui il 70% generato dai mercati internazionali.
Un impulso fondamentale è arrivato dalla sede produttiva aperta a New York nel 2023, primo avamposto del sake giapponese negli Stati Uniti, che già nel 2024 si stima genererà un volume di 110.000 litri e ricavi per oltre 4 milioni di dollari.
Da Parigi a Hollywood: i nuovi orizzonti di Dassai
Il 2025 sarà un anno cruciale per la visibilità del brand. Tra le iniziative:
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A Parigi, un ristorante in collaborazione con Yannick Alléno, chef pluristellato, dando vita a L’IZAKAYA DASSAI Yannick Alléno, una fusione inedita tra cultura giapponese e alta cucina francese.
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Agli Academy Awards, Dassai è stato il primo sake ufficialmente servito durante la cerimonia, diventando sponsor della prestigiosa manifestazione hollywoodiana.
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All’Expo 2025 di Osaka-Kansai, presso il Padiglione austriaco, viene presentato un sake esclusivo affinato al suono delle musiche ispirate alla Wiener Philharmoniker, ulteriore esempio della sinergia tra arte e fermentazione.
Impegno sociale e visione cosmica
L’azienda conferma inoltre il proprio impegno etico, destinando l’1% del fatturato annuo ad attività benefiche e culturali.
A rendere ancora più straordinaria la visione di Dassai, il progetto “Dassai MOON”: un’inedita missione per produrre, in collaborazione con partner tecnologici, il primo sake realizzato sulla Luna. Una bottiglia simbolica, Dassai MOON – Space Brew, sarà prossimamente messa in commercio come espressione ultima dell’eccellenza portata oltre i confini terrestri.
Quando l’insediamento umano sulla Luna diventerà realtà nel 2040, il sakè potrà aggiungere ricchezza e gioia alla vita nello spazio. Rispetto all’uva, che contiene un’alta percentuale di acqua, il chicco di riso è più leggero e più adatto al trasporto dalla Terra alla Luna.
Con questo in mente, immaginiamo di produrre il DASSAI sulla Luna utilizzando l’acqua disponibile localmente sulla LUNA e il riso trasportato. Come primo passo verso questo obiettivo, stiamo conducendo un esperimento di fermentazione in un ambiente di gravità lunare simulata (1/6 della gravità terrestre) a bordo del modulo Kibo della Stazione Spaziale Internazionale.
Circa 520 g di Moromi (purè di sake) saranno fermentati a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e riportati sulla Terra congelati. Dopo la pressatura, una parte sarà riservata per l’analisi, mentre 100 ml saranno imbottigliati in un’unica bottiglia esclusiva.
Questo sake unico nel suo genere, “DASSAI MOON – Made in Space“, sarà venduto al prezzo consigliato di 100 milioni di yen (circa 650.000 dollari). DASSAI donerà l’intero ricavato a sostegno delle future iniziative di esplorazione spaziale del Giappone.
Un programma capillare per educare al gusto
Parallelamente, Dassai ha annunciato l’intenzione di organizzare oltre 1.000 eventi l’anno in collaborazione con ristoranti ed enoteche, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico alla cultura del sake e sensibilizzare sul valore di una lavorazione che unisce rigore, sensibilità e visione internazionale.
Così come accadeva un tempo per il vino, anche il mondo del sake veniva spesso descritto come qualcosa di troppo complesso da comprendere, riservato a pochi intenditori.
Eppure, chiunque può riconoscere un grande sake, quando lo assaggia.
È proprio questo il principio che guida ogni giorno il nostro lavoro in Dassai: superare continuamente i limiti e sfidare le convenzioni, per offrire un’esperienza autentica e raffinata a ogni sorso.
Dassai Inc. si presenta oggi come un ponte tra passato e futuro, tra tradizione giapponese e aspirazione cosmopolita, pronto a ridefinire il modo in cui il sake viene percepito nel mondo.