
Chi legge si ricorda del momento della sua infanzia in cui la curiosità si fa azione? C’è un momento nei ricordi di chi legge in cui il cassetto aperto di nascosto diventa fonte di gioia? E invece dei perché che hanno ricevuto le risposte desiderare? Il desiderio di scoperta è una sensazione che permea la vita dell’essere umano dal momento in cui la coscienza fa il primo capolino all’interno del quotidiano ed è forse una delle cose più belle che possono accadere a una singola persona.
È da quel momento che nasce il desiderio di scoprire e toccare con mano, di capire il mondo oltre ciò che gli occhi permettono di vedere. Un bambino curioso lo si conosce subito ed è fin da subito un bambino rallentato soltanto dalla carenza di stimoli, cosa a cui è possibile sopperire con un bel regalo.
Ecco, proprio in questo contesto è giusto pensare che a volte basta fare il regalo giusto per riaccendere il germe della curiosità nei più piccoli e comunicare un messaggio silenzioso e tremendamente efficace: “ho visto chi sei, credo anche che tu possa diventare davvero molto di più sul lungo periodo”.

Alla scoperta del mondo
Parliamoci chiaro: al giorno d’oggi l’offerta di prodotti per l’infanzia è veramente sterminata e lo è a tal punto che orientarsi può diventare davvero difficile. C’è però un filo rosso che può guidarci: se si percepisce curiosità in un bambino, perché non alimentarla con grande forza? Perché non seminare ancora qualcosa che avrà il potere di cambiare in meglio la vita di questa persona? Basta fare dei regali lego per bambini, alle volte, per ovviare al problema e dare una spinta nella giusta direzione a un bambino piccolo ma non solo!
Volete sapere un altro esempio di regalo in grado di fare la differenza se dato in tenera età? Parliamo dei kit scientifici! C’era una volta il piccolo chimico, mentre oggi c’è ancora lo stesso ed è ben accompagnato da una quantità enorme di giochi “educativi” anche di alto livello, con cui è possibile far approcciare un bambino alle materie più disparate: dall’informatica alla robotica, passando in generale per il mondo della scienza. Sul versante manuale c’è tantissimo da poter regalare: rimanendo nell’ottica dei “lego” è possibile prendere come esempio tutto l’universo di prodotti a “meccanica semplificata” come la linea Lego Technic ma anche i piccoli laboratori di falegnameria in plastica morbida, con cui un bambino può impratichirsi nel girare viti o usare un martello giocattolo (anche se i giocattoli potrebbero essere troppi).
Se invece il bambino sembra avere una vicinanza maggiore rispetto alla natura il trucco è scegliere un set per la botanica, con cui poter coltivare il pollice verde in tutti i sensi, imparando a piantare, innaffiare e, soprattutto, aspettare. Quest’ultimo è un valore che un bambino deve saper padroneggiare fin da subito: è nell’attesa che un bambino impara ad apprezzare la pazienza e a osservare; attendere è sinonimo di sognare!

Per una vita passata a curiosare
Impossibile parlare di regali per bambini senza toccare, anche soltanto marginalmente il mondo dei libri. C’è una grande letteratura specificamente indirizzata ai bambini curiosi, con storie che li trattano alla pari e che non si preoccupano di concedere loro un approccio gentile alla complessità. Questi sono libri che toccano argomenti scientifici e lo fanno con illustrazioni e informazioni spiegate in maniera dettagliata il gioco, offrendo tanti piccoli appigli per far ulteriormente germogliare il germe della curiosità nel piccolo cervello di un bambino.
I libri, poi, possono anche essere accompagnati da strumenti educativi digitali, ovvero applicazioni progettate appositamente per stimolare e spingere il ragionamento logico, il pensiero computazionale e la creatività al di fuori degli schemi. Non si tratta, soltanto, di riempire il tempo passandolo davanti a uno schermo ma di trasformare quest’ultimo in uno spazio di allenamento mentale; ci sono chiaramente dei limiti a questo approccio, ma chi ha detto che la curiosità non possa anche avere il suo piccolo esempio di versione 2.0?
Dulcis in fundo rimangono poi tutta una serie di regali che parlano anche attraverso la gestualità e il corpo: la curiosità di un bambino si può riflettere anche nel modo in cui questo approccia al mondo che ha davanti attraverso l’utilizzo di strumenti per vedere “meglio” il mondo, come telescopi o lenti colorate; perché invece non regalare un mappamondo in cui è possibile “grattare” via i vari paesi che man mano si affrontano a scuola? E perché invece non tenere in considerazione l’arte con colori, pennelli, plastilina e chi più ne ha più ne metta?
A volte la curiosità è accompagnata da vicino da un forte desiderio di interpretazione del reale; per un bambino è importante avere modo di dare una voce a ciò che ha imparato e che percepisce. Creatività e curiosità, in chi è piccolo, possono essere due facce della stessa, splendida, medaglia.