
Una guida completa alla scoperta di una città ricca di storia, arte e tradizioni
Piacenza, affacciata sul fiume Po nella bassa Emilia-Romagna, è una città che incarna perfettamente il fascino dell’Emilia medievale e rinascimentale. Spesso ignorata dai circuiti turistici più affollati, questa provincia nasconde un patrimonio straordinario di monumenti, opere d’arte e tradizioni enogastronomiche che la rendono una destinazione ideale per un weekend fuori dalle rotte battute. Che abbiate un solo sabato e domenica o qualche giorno in più, Piacenza vi sorprenderà con la sua eleganza sobria, le sue chiese affrescate e una qualità della vita che contraddistingue le città emiliane autentiche.
I Monumenti Principali di Piacenza: Il Cuore Storico della Città
Visitare Piacenza significa prima di tutto scoprire il suo centro storico, dove emergono edifici di straordinaria bellezza che raccontano secoli di storia. La Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta e Santa Giustina, è senza dubbio uno dei capolavori più affascinanti della città. Costruita a partire dal 1122, questa chiesa rappresenta un perfetto esempio del romanico emiliano, con la sua facciata caratterizzata da arcate cieche e una splendida decorazione scultorea. L’interno colpisce per l’armonia dei volumi e ospita affreschi di notevole qualità, tra cui opere della scuola di Giotto e quadri di artisti rinascimentali. Mentre percorrete la navata centrale, potrete ammirare i dettagli degli intarsi marmorei e delle decorazioni che rivestono le pareti, testimoni della ricchezza e del potere della Piacenza medievale.
Il campanile della Cattedrale è a base quadrata e si distingue per l’Angil (Angelo) segnavento e la gogna fatta apporre da Ludovico il Moro nel 1495 come monito contro i reati. L’interno della Cattedrale custodisce capolavori straordinari, in particolare gli affreschi magnifici che decorano la cupola, realizzati dal celebre Guercino, uno dei massimi esponenti della pittura barocca italiana. Questi affreschi rappresentano un’opera di straordinaria bellezza e dinamismo, testimonianza della ricchezza artistica di cui godeva Piacenza nel XVII secolo. Oltre agli affreschi della cupola, l’opera che veramente cattura l’attenzione all’interno della Cattedrale è il ciclo di affreschi del presbiterio decorato da Camillo Procaccini e Ludovico Carracci.

Una vera innovazione per i visitatori è il nuovo percorso turistico “Mirabili Prospettive”, creato per permettere ai visitatori di scoprire la città da angolazioni insolite e affascinanti. Una delle esperienze più straordinarie offerte da questo progetto è la possibilità di accedere a un percorso di servizio guidato che sale lungo i muri interni della Cattedrale fino a raggiungere la cupola del Duomo. Durante questa escursione affascinante, potrete apprezzare da vicino gli straordinari affreschi del Guercino e godere di una prospettiva unica su questi capolavori dell’arte barocca. Una volta raggiunta la cupola, vi troverete di fronte a una vista incredibile su Piacenza e sulla campagna circostante, un’esperienza che combina perfettamente l’apprezzamento dell’arte sacra con il piacere di scoprire la città da un’angolazione completamente nuova. Questo percorso è accessibile solo con visita accompagnata ed è un’esperienza che non dovreste assolutamente perdere se visitate Piacenza.
La Piazza Cavalli, il cuore pulsante di Piacenza, è uno spazio urbano magnificamente definito da edifici rinascimentali e barocchi. Al centro della piazza si
ergono due equestri monumentali in bronzo, le famose statue dei duchi Ranuccio Farnese e Alessandro Farnese, realizzate da Francesco Mochi nel XVII secolo.
Queste sculture sono capolavori dell’arte barocca, caratterizzate da un dinamismo e da una forza espressiva che le rendono uniche. Attorno alla piazza sorgono il Palazzo Gotico, una struttura medievale del XIII secolo con una facciata decorata da trifore, merlature e un portico con archi acuti al pianterreno, e il Palazzo del Governatore, di epoca più recente ma non meno affascinante.


Il Palazzo Farnese, situato leggermente fuori dal centro ma facilmente raggiungibile a piedi, è un’opera straordinaria dell’architettura rinascimentale. Iniziato nel 1558, progettato in un secondo momento dal Vignola e completato solo parzialmente, il palazzo rappresenta un’imponente testimonianza del potere della famiglia Farnese che governava Piacenza. Sebbene non completamente terminato secondo il progetto originale, l’edificio rimane una struttura di straordinaria bellezza, con cortili proporzionati e una facciata che comunica eleganza e autorità. Oggi ospita i Musei Civici, che includono diverse collezioni: il museo archeologico, il museo delle carrozze, il museo civico, la pinacoteca e il museo del Risorgimento. Da non perdere il Tondo di Botticelli raffigurante la Madonna adorante il Bambino con San Giovannino.

La Basilica di Sant’Antonino, che si affaccia sulla piazza omonima, è un’altra chiesa di rilievo, caratterizzata da una torre ottagonale, da un interno a tre navate e da affreschi seicenteschi che illustrano storie di santi. Un dettaglio affascinante di questa chiesa è la presenza di un portico laterale che fu aperto nel 1350 proprio perché prospettava sulla Via Francigena, il grande percorso di pellegrinaggio medievale.
Questa apertura permetteva ai pellegrini in cammino verso Roma di accedere facilmente alla basilica per pregare e riposarsi, facilitando l’accoglienza di questi visitatori che rappresentavano una parte importante della vita religiosa e commerciale della città.
La basilica ha inoltre una rilevanza storica straordinaria: è qui che nel 1183 furono discussi i preliminari della celebre Pace di Costanza tra la Lega Lombarda e l’imperatore Federico Barbarossa, un accordo che ebbe conseguenze enormi sulla storia politica dell’Italia medievale e rappresentò la vittoria dei comuni italiani sulla prepotenza imperiale. Per gli amanti dell’arte religiosa e della storia medievale, questa chiesa merita senza dubbio una visita approfondita, anche se la sua fama è minore rispetto a quella della Cattedrale.
Un altro gioiello architettonico che merita una visita particolare è il Teatro Municipale di Piacenza, un edificio di straordinaria bellezza costruito nella nei primi anni dell’Ottocento(1804) secondo i canoni dell’architettura neoclassica. Questo teatro rappresenta non solo un capolavoro dell’architettura teatrale italiana, ma anche un simbolo del benessere economico e culturale che Piacenza conobbe durante il periodo dell’Unità d’Italia. L’interno del teatro incanta per la sua eleganza: la platea, le balconate e il loggione sono decorati con stucchi dorati e ornamenti in stile neoclassico, mentre il sipario e le decorazioni della volta riflettono la ricchezza artistica di Piacenza. Per chi visita Piacenza, una serata al teatro, se possibile, offre un’esperienza indimenticabile, combinando la bellezza architettonica della struttura con il piacere di una performance culturale. Anche se non assistete a uno spettacolo, vale la pena chiedere informazioni su una visita guidata dell’edificio per ammirare gli interni e comprendere appieno la storia culturale e artistica della città.
Curiosità e Peculiarità di Piacenza
Piacenza non è solo storia e monumenti; la città è anche ricca di curiosità che la rendono ancora più affascinante per chi voglia scoprirla in profondità. Una delle caratteristiche più singolari della provincia è il Fegato Etrusco, un oggetto di straordinaria importanza storica conservato nel Museo archeologico di Palazzo Farnese. Questo artefatto, realizzato in bronzo circa 2000 anni fa, è un modello anatomico del fegato utilizzato dagli auguri etruschi per praticare la divinazione. Rappresenta uno dei pochi esempi sopravvissuti di arte etrusca e offre una finestra affascinante sulle credenze e le pratiche dell’antica civiltà italica.

Un aspetto affascinante di Piacenza che spesso sfugge ai visitatori meno attenti è la straordinaria architettura residenziale rappresentata dai suoi bellissimi palazzi signorili. Per secoli, Piacenza è stata una città di mercanti facoltosi che accumularono grandi fortune grazie ai commerci lungo la Via Emilia, una delle arterie commerciali più importanti del Medioevo e del Rinascimento. Questi ricchi mercanti svilupparono uno stile architettonico particolarissimo, quasi paradossale: le facciate esterne dei loro palazzi sono caratterizzate da una semplicità e austerità notevole, con linee sobrie e decorazioni limitate, quasi fossero intenzionalmente progettate per non attirare l’attenzione eccessiva. Tuttavia, dietro questi muri apparentemente discreti si nascondono meraviglie: gli interni dei palazzi custodiscono giardini straordinari, lussureggianti e meticolosamente curati, decorazioni sfarzose, cortili proporzionati e spazi abitativi di rara eleganza. Questa dicotomia riflette probabilmente la mentalità pragmatica e un po’ diffidente dei mercanti piacentini, che non volevano sfoggiare la loro ricchezza in modo troppo plateale all’esterno, preferendo godere del lusso in privato. Purtroppo, molti di questi palazzi nel corso del tempo hanno subito delle trasformazioni: la maggior parte non è più di proprietà di una singola famiglia, ma è stata suddivisa in condomini, perdendo in parte il suo carattere originale di dimore aristocratiche. Tuttavia, questo vi offre un’opportunità unica: durante la settimana, i portoni di questi palazzi rimangono spesso aperti, permettendovi di gettare uno sguardo fugace agli interni. Vi consiglio vivamente di passeggiare lentamente per le strade del centro storico e di ‘sbirciare’ curiosamente quando i portoni sono aperti, per intravedere i meravigliosi giardini interni, i cortili affascinanti e gli scorci di eleganza che ancora si conservano.
Durante queste peregrinazioni, non mancherete di notare le vecchie torri medievali che costellavano il tessuto urbano di Piacenza: molte di queste strutture difensive sono state trasformate negli anni in loft moderni e abitazioni contemporanee, creando un affascinante contrasto tra l’architettura medievale e gli usi contemporanei. Scoprire questi dettagli nascosti è uno dei modi più autentici di conoscere Piacenza, un’esperienza che va oltre la visita dei soli monumenti ufficiali.
Cosa mangiare a Piacenza
La cucina piacentina è una delle eccellenze culinarie dell’Emilia Romagna e rappresenta un aspetto imprescindibile di qualsiasi visita alla città. Piacenza vanta una tradizione gastronomica antichissima, strettamente legata alla sua storia di città di mercanti e alle risorse agricole della provincia. I primi piatti tradizionali e più celebri piacentini sono: i pissarei e fasò, un piatto semplice ma ricco di sapore, preparato con pan grattato e farina e condito con un sugo a base di grasso di maiale(lardo o pancetta), fagioli e, nella versione post colombiana, pomodoro.
Gli anolini caratterizzati da un ripieno ricco di carne bollita, formaggio parmigiano e spezie, avvolto in una pasta sottile e delicata e i tortelli, ripieni con ricotta ed erbette che presentano un particolare motivo a treccia.
Altrettanto importanti nella cucina piacentina sono i 3 insaccati piacentini DOP: la pancetta, la coppae il salame, che rappresentano l’eccellenza della tradizione culinaria emiliana e della lavorazione della carne suina.
Per accompagnare questi piatti, vi consigliamo di assaggiare il Gutturnio, il vino rosso locale proveniente dalle colline piacentine, caratterizzato da un sapore fresco e corposo che si sposa perfettamente con la cucina ricca e saporita della provincia. Non abbiate fretta durante i pasti: la tradizione piacentina prevede di dedicare tempo a tavola, godendosi le portate e conversando con commensali, un aspetto della cultura locale che rende l’esperienza culinaria ancora più autentica e memorabile.


Passeggiate da fare in giornata partendo da Piacenza
Uno dei grandi vantaggi di una visita a Piacenza è la sua posizione strategica, che permette di organizzare interessanti gite di una giornata verso destinazioni affascinanti nei dintorni. La provincia di Piacenza offre paesaggi vari, dalla campagna pianeggiante alle prime pendici dell’Appennino, con numerose opportunità per escursioni a piedi, in bicicletta o in auto.
Una delle passeggiate più gratificanti è il tragitto che segue la Via Francigena, il celebre pellegrinaggio medievale che collegava il Nord Europa a Roma e successivamente a Santa Maria di Leuca porta verso la Terra Santa. La Via Francigena passa per la provincia di Piacenza, offrendo ai moderni camminatori l’opportunità di percorrere almeno un tratto dei sentieri che hanno visto il passaggio di migliaia di pellegrini nel corso dei secoli. Partendo dal centro di Piacenza, è possibile intraprendere l’itinerario verso Pontremoli o verso i comuni più meridionali seguendo i segnali bianchi e rossi che marcano il percorso. Un tratto particolarmente interessante è quello che attraversa le campagne intorno a Fidenza, dove la strada attraversa paesaggi rurali quasi immutati da secoli. La Basilica di Santa Maria della Rosa a Fidenza è una tappa classica della Via Francigena ed è un luogo di straordinaria bellezza, con una facciata romanica decorata e un interno ricco di opere d’arte.

Se preferite un’escursione più breve ma altrettanto affascinante, potete percorrere un tratto della Via Francigena partendo da Piacenza verso sud-est, in direzione di Carpaneto Piacentino. Questo percorso di circa 10-15 chilometri offre una combinazione ideale di strada rurale, paesaggio agricolo e la possibilità di visitare piccoli borghi medievali. Il ritorno a Piacenza può avvenire via autobus o, se siete allenati, a piedi.
Se siete interessati alla natura e alla campagna piacentina, potete organizzare una passeggiata tra le colline del Piacentino, dove si producono i vini Gutturnio.
Numerosi agriturismi e cantine offrono degustazioni e visite guidate attraverso i vigneti. Il paesaggio delle colline è particolarmente suggestivo in autunno, quando l’uva è ancora sulle viti e i colori del paesaggio cambiano di ora in ora.
Per chi ama il cicloturismo, la provincia di Piacenza offre itinerari ben segnalati che seguono principalmente strade secondarie e piste ciclabili. Un percorso interessante
è quello che segue il fiume Po, offrendo panorami fluviali e la possibilità di scoprire piccoli comuni lungo le sponde. Questa è un’ottima opzione se visitate Piacenza in primavera o estate, quando il meteo è più favorevole.
Gite fuori porta da are in giornata partendo da Piacenza
Oltre alle passeggiate nel territorio più prossimo, la provincia di Piacenza offre destinazioni straordinarie che meritano una visita dedicata di una giornata intera. Queste gite permettono di scoprire una varietà di tesori archeologici, medievali e naturalistici che completano magnificamente l’esperienza di visita a Piacenza.
Veleia è una destinazione imprescindibile per gli appassionati di archeologia romana. Situata a circa 35 chilometri da Piacenza nelle colline piacentine, Veleia è il sito di una città romana solo parzialmente scavata e ricostruita.
Passeggiare tra le rovine di questa città abbandonata nel III secolo è un’esperienza straordinaria che permette di comprendere la vita quotidiana dei Romani: potrete ammirare i resti della piazza del foro, delle case private, dei negozi e dei templi. Il Museo Archeologico di Veleia, ubicato in loco, custodisce reperti affascinanti e offre una visione completa della storia del sito. La visita è particolarmente suggestiva durante le stagioni intermedie, quando la vegetazione circonda le rovine creando un’atmosfera quasi magica.
Bobbio è un altro gioiello della provincia, un piccolo comune situato lungo il fiume Trebbia in direzione sud, verso le prime pendici dell’Appennino. Questo paese incantevole è celebre per la sua Abbazia di San Colombano, un monastero fondato nel VII secolo dal monaco irlandese San Colombano, che rappresenta uno dei più importanti centri religiosi e culturali del Medioevo. L’abbazia custodisce una biblioteca storicamente rilevante e affreschi di pregevole fattura. Bobbio è anche nota per il suo ponte chiamato Ponte del Diavolo, una struttura dall’aspetto quasi fiabesco che attraversa il fiume Trebbia. Il paesaggio circostante, con le montagne dell’Appennino sullo sfondo, è di straordinaria bellezza e perfetto per passeggiate a piedi o in bicicletta.
Castell’Arquato, questo borgo medievale perfettamente conservato rappresenta uno dei più affascinanti esempi di città murata dell’Emilia Romagna. La piazza centrale circondata da torri, la rocca che domina il paese e le stradine strette che sembrano congelate nel tempo medievale creano un’atmosfera unica. Una giornata a Castell’Arquato consente di esplorare ogni angolo del borgo, visitare la pieve romanica, salire sulle mura e godere di panorami spettacolari dalla rocca, soprattutto al tramonto.
Rivalta è un piccolo borgo nel comune di Gazzola che ospita un castello affascinante, il Castello di Rivalta, una struttura medievale ancora parzialmente abitata che rappresenta un eccellente esempio di architettura fortificata. Costruito nel X secolo e continuamente ampliato nei secoli successivi, il castello è circondato da mura e torre difensiva ed è situato in una posizione strategica lungo la valle del Trebbia. È possibile visitare l’interno e ammirare le sale arredate, la cappella e gli affreschi che decorano le mura. Il paesaggio circostante è particolarmente suggestivo, con viste sulla campagna e sui primi rilievi appenninici.
Vigoleno è un piccolo borgo murato di straordinaria bellezza, citato tra i borghi più belli d’Italia. Situato su una collina a circa 30 chilometri da Piacenza,
Vigoleno è caratterizzato da una struttura urbanistica medievale conservata integralmente, con una piazza centrale circondata da edifici antichi e da una chiesa romanica. Le mura del borgo sono ancora intatte e offrono una camminata suggestiva attorno alla comunità. Vigoleno è un luogo perfetto per fotografare, dipingere o semplicemente rilassarsi e godere dell’atmosfera medievale. Molti artisti e fotografi rimangono affascinati da questo luogo, che sembra uscito da un dipinto rinascimentale. Una visita a Vigoleno combinata con una passeggiata nel paesaggio circostante rappresenta una giornata memorabile per chiunque apprezzi la bellezza paesaggistica e l’architettura storica.
Grazzano Visconti è un’altra gemma della provincia, un borgo completamente ricostruito all’inizio del XX secolo dal duca Giuseppe Visconti di Modrone, che desiderava ricreare un’ideale comunità medievale moderna. A differenza dei borghi spontaneamente sviluppatisi nel Medioevo, Grazzano Visconti è il risultato di un progetto architettonico coerente e affascinante che combina elementi medievali autentici con comfort e funzionalità contemporanei. Il borgo è caratterizzato da strade sinuose di ghiaia, da torri e fortificazioni che ricordano le strutture medievali, da una piazza centrale con palazzi e abitazioni costruiti in stile neogotico. Oggi Grazzano Visconti è una destinazione affascinante che ospita negozi di artigianato, ristoranti e locande, permettendo ai visitatori di rivivere un’atmosfera medievale in un contesto che mantiene i comfort contemporanei. Il borgo rappresenta un esperimento singolare di ricostruzione storica e rimane un luogo affascinante per chi voglia immergersi in un’atmosfera d’altri tempi.
Per gli amanti della natura e dei paesaggi selvaggi, il Parco Regionale dello Stirone rappresenta una destinazione di straordinaria bellezza e valore ecologico. Situato nelle valli dell’Appennino piacentino, il parco si estende lungo il torrente Stirone e le sue valli laterali, caratterizzato da ambienti di rara diversità: dalle scogliere calcaree alle foreste decidue, dai prati aridi alle zone umide. Il parco è un paradiso per i naturalisti e gli escursionisti, con sentieri ben segnalati che permettono di esplorare ecosistemi complessi e di osservare la fauna e la flora locale. Durante una visita al Parco dello Stirone, è possibile ammirare formazioni geologiche interessanti, cascate suggestive e punti panoramici di rara bellezza. Il parco è particolarmente affascinante in primavera, quando la vegetazione è rigogliosa e i fiori selvatici colorano i prati, e in autunno, quando i colori delle foglie creano paesaggi di straordinaria bellezza. È un’esperienza ideale per chi desidera allontanarsi dal caos urbano e immergersi nella natura incontaminata, offrendo al contempo significative opportunità per fotografia naturalistica, birdwatching e semplici camminate rigeneranti.
Piacenza merita certamente una visita, sia per coloro che sono interessati all’arte e all’architettura medievale, sia per chi desidera scoprire l’autentica Emilia-Romagna lontano dai circuiti turistici più affollati. Un weekend nella città offre l’opportunità di ammirare monumenti straordinari, gustare una cucina eccellente, e intraprendere interessanti passeggiate attraverso paesaggi rurali ricchi di storia. Che decidiate di dedicarvi alla scoperta del centro storico, di seguire un tratto della Via Francigena, o di organizzare gite nei borghi circostanti, Piacenza vi sorprenderà con la sua eleganza tranquilla e il suo patrimonio inesauribile. Non abbiate paura di visitare
questa città spesso trascurata dai turisti: scoprirete che essa rappresenta il vero cuore dell’Emilia Romagna, dove la storia, la cultura e la tradizione vivono ancora intensamente nelle vie, nelle piazze e nei palazzi antichi.
