
✨ Adoro gli chef con personalità, quelli che, come Biagio Costigliola sanno abbandonare le rotte predefinite per navigare a vista, lontani dai menù ingabbiati dalle convenzioni più richieste.Per chi vive la tavola come un’avventura, la fame è un dettaglio superato da tempo: quello che conta è lo stupore, il gesto inatteso, il sapore che ti spiazza con naturalezza.
Biagio lo sa.
Ti osserva, ti ascolta, e poi risponde con piatti sinceri, golosi, pensati in tempo reale.
Un dialogo a colpi di gusto, di quelli che non hanno bisogno di parole.
📍 Contatto Ristorante, Arona — tra i nostri approdi sicuri lasciatevi guidare!
📸 Di seguito: il nostro pranzo omakase style (alias: Biagio, fai tu!)
Pairing by @dalmaso_champagne
La squadra:
Nicolò Simoni Owner
Jacopo Simoni Owner
Biagio Antonio Costigliola Chef-owner
Andrea Mazzeo Restaurant manager
Manuel Frasciello Sommelier
Elshaer Mohammed Gamal Ali Sous chef
Champagne V. Etien “Brut Classique” — Dalmaso
Il primo sorso è un ping! di freschezza: bollicina fine e continua, colore giallo paglierino chiaro, naso pulito e contemporaneo. Arrivano subito mineralità di pietra bagnata e agrumi croccanti; sotto, una scia gourmand di pane grigliato, brioche speziata e un soffio erbaceo di fieno. In bocca è sapido, lineare, con frutta bianca (mela/pera), lievito e biscotto al latte; chiusura ammandorlata che invoglia immediatamente il secondo calice. Uno stile secco ma non severo, molto “drink now, drink more”.
Perché piace
È uno Champagne “all-purpose” ben centrato: la dosage a 7 g/l tiene in equilibrio precisione e piacevolezza, mentre il taglio 40% Meunier – 30% Chardonnay – 30% Pinot Noir dà ritmo (Meunier), nervo agrumato (Chardonnay) e spinta di struttura (Pinot Noir). Tradotto: versatilità alta, identità chiara.
Trittico fragrante di Entrèe:
Tartelletta di frolla salata con formaggio al base di yogurt fermentato e fiori di campo, chips vegetale con una maionese al timo, pizza fritta alla montanara.
Seconda parte del Benvenuto:
Nella ciotolina, una crepinette di agnello con guacamole di fave. Nel piattino crostino con patè di fegato di piccione e cipolla caramellata.
Crepinette di agnello con guacamole di fave.
Crostino con patè di fegato di piccione e cipolla caramellata
Boccone piccolo, carattere enorme. Il crostino scrocchia, il patè entra setoso accompagnato da un profumo nobile, leggermente ferroso, e subito la cipolla caramellata fa da contrappunto con dolcezza lucida e note balsamiche.
È un drop di comfort rock: caldo/freddo, croccante/cremoso, profondità umami e finale lungo, pulito, che invita al morso successivo.
Zero fronzoli, solo ritmo e precisione: un antipasto “two-bites” pensato per far sorridere il palato e accendere l’appetito.
Pane fatto in casa con lievito madre, focaccina con lievito di birra. Burro aromatizzato al limone.
Olio EVO Bio “Il Passo delle Capre” — Azienda Agraria Viola (Umbria)
Un sorso verde che sa di collina umbra subito dopo la pioggia. Al naso è croccante e pulito: cuore di carciofo, erbe di campo e lattuga, con scie di menta e salvia, chiuse da una mandorla bianca elegantissima. In bocca è fruttato medio: parte fine, poi sale di ritmo tra amaro misurato e piccante lungo, con tocchi speziati (una puntina di cannella) e un finale netto di pepe nero che asciuga e invoglia un altro assaggio.
Identità contemporanea, zero eccessi: equilibrio è la parola chiave.
Perché è interessante
Blend umbro Moraiolo–Frantoio–Leccino in piccole quantità: profilo armonico e complesso, perfetto per chi cerca un EVO di carattere ma versatile. L’azienda Viola è un riferimento del bio umbro; la linea “Viola Bio” ha brillato ai Premi BIOL (miglior olio bio 2023; premi di territorio nel 2025)
Ostrica alla brace, con BBQ di peperoni, e granita al latte di mandorla.
Morso che fa wow subito. L’ostrica, appena striata dalla brace, sprigiona iodio e fumo fine; arriva la BBQ di peperoni e mette dolcezza, leggermente affumicata, che abbraccia l’umami del mollusco senza coprirlo.
La granita al latte di mandorla chiude il cerchio: cremosa ma leggera, rinfresca, pulisce, rilancia la salinità con un’eco di frutta secca elegante.
Ritmo: crok–crema–ghiaccio; profilo: mare, brace, dolcezza vegetale, finale salmastro–mandorlato che resta pulito e lunghissimo. Contemporaneo, sensuale, memorabile.
Stinco di vitello “alla milanese”, gamberi rossi crudi, olio dalle loro teste, salsa di salicornia verde
Un incontro Milano–mare pensato con testa (di gambero) e cuore. La panatura è perfetta: dorata, sottile, asciutta, quel “crunch” elegante che lascia spazio a uno stinco fondente e succoso. Sopra, i gamberi rossi crudi – freschissimi – portano dolcezza iodica e una setosità che stempera la frittura.
L’olio estratto dalle teste è la mossa da chef: spinta umami, profumo marino profondo, un filo che lega e amplifica. A chiudere, la salicornia in salsa: una pennellata verde e salmastra che dona freschezza, verticalità, ritmo.
Il risultato? Un piatto contemporaneo e centrato: croccante → setoso → verde; burroso senza pesare, marino senza prevaricare.
Boccone dopo boccone cresce l’armonia, con un finale lungo, pulito, “mandorlato–iodato” che invita al bis.
Spaghetto tiepido, pesto di erbe aromatiche, anguilla alla brace e brodo “forte” di manzo.
Spaghetto tiepido, pesto di erbe aromatiche, anguilla alla brace, brodo “forte” di manzo
Uno di quei piatti che parlano sottovoce ma restano impressi. Lo spaghetto tiepido è setoso, al dente, lucidato d’olio: temperatura gentile che fa risaltare il profumo verde del pesto d’erbe (clorofilla viva, agrume appena accennato, menta che rinfresca). L’anguilla alla brace entra di sponda: grassezza nobile, dolcezza marina, bordi croccanti. Il brodo “forte” di manzo è la firma: concentrato, pulito, profondamente umami—una colata calda che avvolge, amplifica e lega, senza mai dominare.
La progressione sensoriale
tiepido & setoso → verde & aromatico → affumicato & succoso → umami profondo e lunghissimo.
Boccone moderno, centrato, con un gioco di pesi perfetto: erbe e brace alleggeriscono, il brodo dà gravitas. Finale pulito, quasi balsamico–iodato, che chiama la scarpetta finale… 😉
Quaglia ripiena di Salsiccia di Bra, ragù di verdure, passatina di datterini gialli, pomodorini confit, crema di robiola ai tre latti
Piatto dal respiro classico, rifinito con mano contemporanea. La quaglia è rosolata a regola d’arte: pelle sottile e croccante, carne succosa e rosata. Al taglio, il ripieno di Salsiccia di Bra sprigiona profumi eleganti—spezie fini, nota lattica gentile—e dona profondità senza gravare.
Il ragù di verdure introduce croccantezza e freschezza, mentre la passatina di datterini gialli illumina il palato con un’acidità setosa, perfetto contrappunto alla dolcezza naturale dei pomodorini confit, concentrati e lucidissimi. La crema di robiola ai tre latti chiude l’insieme con una morbidezza pulita e leggermente sapida: un legante nobile che arrotonda, distende e prolunga il gusto.
Equilibrio & stile. Progressione armoniosa—croccante e succoso → vegetale e fresco → dolcezza controllata → chiusura lattica fine—per una bocca ampia, precisa, dalla persistenza lunga e misurata. Lusso discreto: comfort di tradizione, finitura moderna, dettagli impeccabili.
Pre-dessert: Sorbetto al limone, con olio alle erbe aromatiche e sale.
Zuppetta di ciliegie e rabarbaro, croccante di cioccolato bianco al pepe rosa, “frizzi pazzi”
Dolce che vibra. La zuppetta è fragrante: ciliegie mature, succo vivo, rabarbaro che allunga con una punta agra elegante. Il croccante di cioccolato bianco entra pulito, non stucchevole—il pepe rosa accende spezie gentili e un finale leggermente balsamico. Poi il sorriso: i frizzi pazzi scoppiettano micro-secondi sul palato, alleggerendo la cremosità e dando ritmo al morso.
La progressione
frutto succoso & acido fine → cremosità croccante & spezia rosa → effetto pop che pulisce e rilancia.
È un dessert contemporaneo e giocoso, preciso nei contrasti: dolcezza equilibrata, acidità luminosa, texture in dialogo continuo. Si esce con la bocca fresca, profumata, curiosa del prossimo cucchiaio.
A chiudere Caffè selezione Dalmaso.
Contatto, Arona — il lago chiama, la cucina risponde (forte).
A due passi dal lungolago, Contatto è quel posto che non ti aspetti: intimo, curato, zero pose, tanta sostanza.
In regia c’è Biagio Costigliola, patron con i fratelli Jacopo e Nicolò Simoni: squadra giovane, idee chiare, ritmo di sala preciso e soprattutto competente.
Il mood
Tavoli pochi e ben distanziati, mise en place pulita, dehors per le sere giuste: è l’energia di una “nuova scuola” che preferisce il comfort al palcoscenico. Il tono è contemporaneo, con quel tocco “laghée” che fa venir voglia di allungare il pranzo fino al tramonto.
La cucina (mare, con personalità)
In una zona storicamente affezionata al pesce di lago, loro scelgono il mare e lo trattano con mano sicura: crudi netti, cotture alla brace, salse pulite. Se volete capire il carattere della casa partite così:
Percorsi e prezzi (smart, chiari, onesti)
La carta propone degustazioni tematiche come “Lisca, molluschi e crostacei”, “Il Piemonte a modo nostro” e il divertente “Biagio fai tu” (a mano libera). Tasting da ~€65, con un percorso che arriva a €80; pairing a 3–7 calici da €28 a €55. Coperto €5 (pane e coccole di livello). Conto medio alla carta intorno ai €70: equilibrio raro tra qualità, creatività e prezzo.
Vini & pairing
Carta ampia, con attenzione alla bevibilità e qualche chicca fuori copione; abbinamenti “ragionati” che non coprono i piatti ma li portano al punto. Anche opzioni di pairing strutturate per i menu degustazione.
Servizio
Giovane, partecipe, con tempi giusti. Ti guidano senza spingere: due battute quando servono, silenzio quando il piatto parla da sé. (Sì, succede ancora.)
In sintesi
Contatto è la deviazione giusta sul Lago Maggiore: cucina contemporanea che sa divertire, tecnica solida, prezzi intelligenti. Il tutto in un ambiente che fa star bene.
Prenotate, fate “Biagio fai tu” e lasciatevi portare: qui il contatto con la buona cucina è garantito!
Dove
Ristorante Contatto
Via Pertossi, 21, 28041 Arona (NO)
Tel. 345 428 1759
Email: info@ristorantecontatto.com
Sito web: www.ristorantecontatto.com
Giorno di chiusura: giovedì