
Ci sono luoghi in cui la cucina non è solo un mestiere, ma un’eredità. Luoghi in cui il paesaggio non è semplice cornice, ma parte integrante dell’esperienza. Casa Romano nasce esattamente qui: all’incrocio tra memoria familiare, vocazione territoriale e sguardo contemporaneo. Dalle colline bergamasche, dove tutto ebbe inizio negli anni Sessanta con la Trattoria Romano, la nuova generazione degli Adobati ha costruito un ristorante che è insieme omaggio e nuovo capitolo, radice e slancio.
Sedersi a un tavolo di Casa Romano significa entrare in una storia lunga sessant’anni, oggi riletta attraverso la sensibilità autoriale di Luca Adobati, cuoco cresciuto tra le brigate più influenti d’Europa e tornato a casa con una visione limpida: valorizzare la materia viva, ascoltare il ritmo della natura, trasformare la tradizione bergamasca in un linguaggio gastronomico capace di guardare altrove. Ogni piatto è un frammento di questo racconto: un intreccio di ricerca, memoria e terroir, supportato da una rete di più di cinquanta piccoli produttori locali e illuminato da una finestra che si apre letteralmente sul cielo.
A Casa Romano non si mangia soltanto: si attraversa un paesaggio sensoriale in cui la cucina diventa emozione, la vista si fonde con il gusto, e il gesto dell’ospitalità racconta ancora, e sempre, la forza silenziosa di una famiglia. In questo equilibrio sospeso tra passato e futuro, tra concretezza e visione, comincia il nostro viaggio.
La squadra
Chef: Adobati Luca
Sous-chef: Sonny Carrara, Edoardo Codalli
Pastry chef: Gianluca Cavalli
Maître: Valentina Adobati, Sara Adobati
Sommelier: Marco Zanchi
Entriamo e ci lasciamo subito rapire dal panorama di fronte a noi…
Le danze si aprono con un’amuse-bouche davvero allettante a vista, olfatto, gusto: tartare di ombrina, gazpacho alle pesche e cosmos.
Tipologia pane e burro serviti:
- Pagnottella con farina petra tipo 1
- Focaccia a lunga maturazione con 80 per cento di idratazione
- Grissini tirati a meno con polvere di cipolla caramellata.
- Burro zangolato a mano fatto dalla zia dello Chef in una piccola azienda agricola ad Aviatico
Iniziamo con una tartare di tonno, bagna cauda di lago eseguita con pesce di lago sostituendo le acciughe, nasturzio e gel di lime. Il nasturzio aggiunge una nota erbacea e leggermente piccante, mentre il gel di lime dona freschezza e verticalità, bilanciando il piatto con un tocco agrumato e pulito. Un incontro raffinato tra mare, lago e giardino.
Proseguiamo con altrettanti colori assaggiando il casoncello di mare, gambero rosso, arancia sanguigna e la sua bisque.
Un casoncello di mare che racconta un ricordo: l’ultima esperienza dello chef a Menton, tradotta in un boccone che unisce tecnica e memoria. La sfoglia racchiude una farcia lattica morbida e pulita, mentre la gourmandise del gambero rosso trova equilibrio nella gastrique di arancia sanguigna, vibrante e luminosa. La bisque intensifica la profondità marina, e il pesto liquido richiama gli aromi mediterranei che hanno segnato quel periodo. Un piatto simbolico, dove mare, agrumi ed erbe diventano allegoria di un luogo e di un percorso personale.
In abbinamento con un calice di “SullaStella” Barbera d’Alba DOC Superiore 2019 – Hilberg-Pasquero
Il suo colore è un rosso rubino, con riflessi tendenti al porpora. Al naso è elegante e minerale, e ricorda le visciole e le marasche, una nota di sigaro e un estro minerale. L’assaggio risulta fresco e succulento, con un bel carattere fruttato e dei tannini delicati.
Passiamo ora ai tagliolini al tartufo. Tagliolino 30 tuorli fatto in casa con burro e parmigiano, demi glace al marsala e tartufo bianco a profumare.
Facciamo un salto verso la Francia con “Viaggio a Parigi”: il Cordon Bleu XL con contorni di stagione.
Un omaggio dichiarato agli anni trascorsi dallo chef nella capitale francese, reinterpretato con spirito giocoso e mano tecnica. Il protagonista è un Cordon Bleu XL per due persone, realizzato con un controfiletto di vitello farcito con prosciutto cotto e fontina, racchiusi in una doppia impanatura dorata in burro chiarificato come da tradizione bistrot. A completare il piatto, una serie di contorni di stagione che richiamano il comfort casalingo, tra cui la peperonata di mamma Lory, ponte affettivo tra Parigi e casa. Un piatto ricco, conviviale, dal sapore nostalgico ma eseguito con rigore francese.
Ed eccoci al momento più dolce: cioccolato soffiato, cremoso al caramello salato e gelato ai funghi porcini.
Un dessert dal carattere profondamente autunnale che gioca sull’equilibrio tra comfort e sorpresa. Il cioccolato soffiato apre con una texture leggera e avvolgente, mentre il cremoso al caramello salato aggiunge rotondità e profondità aromatica. A spezzare la linearità interviene il gelato ai funghi porcini, scelta volutamente audace: una nota terrosa e sapida che vibra contro la dolcezza, creando piccole scosse sensoriali. Un finale che non cerca compiacenza, ma curiosità.
Chiudiamo con il caffè Gourmet 100 di Torrefazione Trismoka: una miscela che racconta quarant’anni di ricerca e selezione, unendo sei delle migliori Arabiche provenienti da Guatemala, Perù, Brasile, Tanzania e India. In tazza si presenta con crema chiara e leggermente tigrata, tessitura fine e un corpo avvolgente. Al naso e al palato emergono note di frutta matura e agrumi, che al secondo sorso lasciano spazio a un profilo più caldo e profondo, dominato da cioccolato e cacao. Un caffè elegante, persistente, costruito con equilibrio e pensato per chi cerca una tazzina raffinata ma ricca di personalità.
Immancabili le coccole finali con la piccola pasticceria:
- Mini-cheesecake
- Pralina al cioccolato bianco e pistacchio
- Cremoso al cacao, hibiscus e aceto balsamico.
Grazie di tutto e…alla prossima!!
Cucina
La cucina di Casa Romano vive in quel punto esatto in cui la tradizione bergamasca smette di essere rassicurante e diventa materia viva, pronta a essere trasformata. Luca Adobati firma piatti che parlano il linguaggio del territorio senza mai cadere nell’ovvio: la stagionalità guida ogni gesto, mentre tecniche assimilate nelle brigate più visionarie d’Europa modellano contrasti, texture e profili aromatici con precisione chirurgica. La filiera locale, più di cinquanta piccoli produttori selezionati personalmente, si traduce in ingredienti che arrivano in cucina già portatori di una storia: erborinati a latte crudo, ortaggi biodinamici, pescato fresco, tagli che restituiscono l’identità rurale della regione. Ogni piatto è un frammento narrativo che unisce concretezza, estetica e memoria con una sensibilità contemporanea.
Servizio e accoglienza
Il servizio è quello di una casa che ha fatto dell’ospitalità un valore generazionale. Valentina e Sara Adobati portano in sala la stessa dedizione che da decenni definisce la famiglia: attenzione senza rigidità, calore senza invadenza, una capacità rara di anticipare i tempi dell’ospite mantenendo un ritmo naturale. L’ambiente, sospeso tra cielo e colline, accompagna l’esperienza con eleganza misurata: luci che cambiano al calare del sole, una sala che valorizza ogni stagione, un’atmosfera che invita a rallentare e lasciarsi avvolgere. La narrazione dei piatti è chiara, competente, mai leziosa; il racconto del territorio emerge sincero, sostenuto da una profonda conoscenza della propria identità.
Conclusione
Casa Romano rappresenta l’evoluzione di una storia familiare che ha saputo trasformarsi senza tradirsi. Dalla trattoria degli anni Sessanta al ristorante panoramico di oggi, tutto parla di un passaggio di testimone che non è solo generazionale, ma culturale. Qui la cucina diventa un atto di gratitudine, il territorio il filo conduttore, la ricerca un orizzonte aperto. È un luogo che invita a guardare lontano pur restando profondamente radicato, un ristorante in cui l’emozione entra nel piatto e si riflette sulle colline che lo circondano. Un’esperienza che non si limita a soddisfare: racconta, coinvolge e lascia un segno.
CASA ROMANO
Via belvedere 55, Alzano Lombardo
Tel: 035515135
Mail: info@casaromanoristorante.it
Sito web: www.casaromanoristorante,it






















